Situata nel Palazzo Reale, in piazza Duomo, la mostra è una prima assoluta: mai al di fuori del Musée Rodin di Parigi si è organizzato un momento di studio tanto vasto dedicato alla sola produzione marmorea dell'artista francese.
Auguste Rodin è stato senza ombra di dubbio uno dei più grandi scultori del 1900, ed è interessante l'utilizzo che faceva del marmo, con il quale aveva un rapporto speciale: lo riteneva il materiale migliore per rendere l'effetto della carne e riusciva, nonostante la sua durezza, a renderlo un materiale morbido e sensuale, riuscendo a dare un'idea di "erotismo della pietra" alle sue sculture, tra le quali c'è naturalmente il "Bacio", pezzo forte tra le oltre 60 opere esposte a Milano. Numerose sono anche le opere incompiute, che lasciano involontariamente spazio alla fantasia di chi le ammira. Le tipologie di sculture presenti sono moltissime: dai busti di vari personaggi reali (tra cui anche lo scrittore francese Vitctor Hugo), a quelli della mitologia greca e romana, ma anche a quelli danteschi come Paolo e Francesca, rappresentati in due sculture davvero suggestive e passionali.
Non solo Rodin però: agli studenti è stata infatti data anche la possibilità di visitare il Teatro Alla Scala con l'annesso museo e la Basilica di Santa Maria presso San Satiro, singolare esempio della ricerca prospettica di Bramante. A queste si aggiunge poi la bellezza di una semplice passeggiata per Milano, che permette di ammirare la splendida galleria Vittorio Emanuele II e il Duomo, simbolo indiscutibile della città.
Alessandro Bazzanella