Sabato, 11 Gennaio 2014 10:24

Testimonianza di Aurora Sartori

Scritto da 
Vota questo articolo
(0 Voti)

Il primo giorno di scuola in quarta ginnasio

L’imponente edificio color ocra si stagliava maestoso nell’immenso piazzale ed il mio sguardo ne osservava spaventato le schiere di finestre, sette per ogni piano e alla stessa rigorosa distanza l’una dall’altra, il porticato della tettoia, con quattro archi a tutto sesto, e la fatidica porta d’ingresso, lucidata e con i simmetrici intarsi in legno dei battenti. La mia nuova scuola era lì e mi osservava come un padre fissa fermamente la figlia piccola e senza scomporsi la invita ad avvicinarsi. Entrai e seguii pedissequamente un gruppo di studentesse che con i loro atteggiamenti concitati, ma certamente più sicuri dei miei, mi trasmettevano una momentanea sensazione di tranquillità e normalità.
Mi trovai in aula magna, un’ordinata falange di poltroncine rosse, rivolte verso la grande e nera pedana dove, composta in abiti eleganti, si trovava quella che immaginavo potesse essere la schiera nemica: il corpo docente. Questa mia percezione fu fortunatamente subito smentita nel momento in cui mi trovai ad identificare nella professoressa che ci accompagnò in classe un esperto e cordiale comandante che riuscì a guidare il suo manipolo di venticinque giovani leve nel territorio a loro sconosciuto del liceo. Salendo gli stretti, ripidi, faticosi gradini senza fine e percorrendo i lunghi corridoi, simmetrici per ogni piano, dalle pareti tappezzate di eleganti quadri, onorificenze e diplomi,raggiungemmo l’accampamento: la IV BG. Fui la prima ad entrare: il mio sguardo si spostò velocemente da un angolo all’altro alla disperata ricerca di qualche particolare che potesse essere ricondotto alle confortevoli, luminose, caotiche e colorate aule delle scuole medie. Il nero piombo del pavimento e il bianco tenue del soffitto, il grigio metallico dell’armadio e i colori accesi delle cartine appese, il verde spento dei banchi e la luminosa luce che entrava dalle grandi finestre si contrapponevano nella stanza. Con il timore di rompere un tale equilibrio mossi silenziosamente qualche passo, senza staccare gli occhi dalle file perfette dei banchi, tutti così uguali; insieme alle mie compagne scelsi accuratamente dove accamparmi, perché i posti strategici, si sa, sono pochi. Uno dopo l’altro entrarono tutti: ragazzi che non si conoscono ma che già sono accomunati da quell’espressione spaesata e curiosa dipinta sui loro volti e da una scelta, una scelta importante, che costituirà il trampolino di lancio per il loro futuro. Eccola, la IV B ginnasio, eccomi nella mia nuova scuola, come un giovane soldato, intimorito ma entusiasta per una nuova battaglia che sta per cominciare. 
 
Aurora Sartori
Letto 348 volte
Liceo Antonio Rosmini - Corso Bettini. 86 - 38068 - ROVERETO
Tel. 0464-437700 - Fax. 0464-420025 - e-mail Pec: rosmini.rovereto@pec.provincia.tn.it - Codice fiscale 85003730224 - Codice IBAN IT41 H082 1020 8000 0000 0139 297